Uffici stampa pubblici: sampre più strumento di propaganda

uffici stampa pubblici

La degenerazione degli uffici stampa pubblici: una denuncia necessaria

Nel giorno dedicato alla libertà di stampa, Sinistra Italiana lancia un grido d’allarme che tocca il cuore stesso della democrazia locale: gli uffici stampa pubblici si stanno trasformando, sempre più spesso, in strumenti di propaganda personale. La denuncia è chiara e fondata: invece di essere al servizio dei cittadini e della trasparenza, si assiste a un uso distorto delle risorse e a una personalizzazione della comunicazione istituzionale.

Non si tratta di casi isolati. In molti enti locali si è consolidata la pratica di affidare incarichi fiduciari a figure che rispondono più a logiche politiche che amministrative. Il risultato? Centri comunicativi mastodontici, più preoccupati di promuovere l’immagine del sindaco o dell’assessore di turno che di fornire informazioni utili alla collettività. Un problema che, oltre a generare sprechi, mina profondamente il principio di imparzialità amministrativa.

La comunicazione pubblica non è marketing politico

È necessario ribadire un concetto semplice ma spesso dimenticato: la comunicazione pubblica deve essere istituzionale, imparziale e orientata al servizio del cittadino. Non può diventare una costosa agenzia per la costruzione dell’immagine social del politico di turno. La differenza tra il ruolo amministrativo e quello politico deve tornare ad essere netta. E a pagare la promozione personale di consiglieri, presidenti o sindaci non può e non deve essere la collettività.

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Sinistra Italiana propone quindi una riforma strutturale e trasparente: uffici stampa composti solo da personale assunto tramite concorsi pubblici, in numero proporzionato alle reali necessità degli enti, e vincolati al rispetto del linguaggio istituzionale e della deontologia comunicativa. Solo così sarà possibile ristabilire fiducia e legittimità nella comunicazione degli enti pubblici.

Una questione di democrazia, non solo di gestione

Il problema non è solo tecnico o amministrativo. È una questione di democrazia. In un contesto sempre più polarizzato, dove la propaganda e la disinformazione si diffondono a velocità virale, l’uso distorto della comunicazione istituzionale può diventare un pericolo concreto per la tenuta del dibattito pubblico. Se la comunicazione pubblica diventa faziosa, se i canali ufficiali vengono utilizzati per attaccare gli avversari o per promuovere messaggi politici partigiani, il diritto all’informazione subisce un colpo durissimo.

Difendere il giornalismo d’inchiesta: il caso SLAPP

A questa denuncia si aggiunge un’altra battaglia, altrettanto urgente: la difesa del giornalismo d’inchiesta dalle cosiddette SLAPP, le “cause strategiche contro la partecipazione pubblica”. Si tratta di querele temerarie, intentate con il solo scopo di intimidire e mettere a tacere giornalisti, attivisti, whistleblower. Una pratica sempre più diffusa anche in Italia, dove chi prova a raccontare verità scomode si trova spesso a dover affrontare spese legali enormi e un forte isolamento.

Per questo Sinistra Italiana ha espresso pieno sostegno alla direttiva anti-SLAPP del Parlamento europeo, che rappresenta un passo avanti concreto nella tutela della libertà di stampa e di espressione. Una norma che riconosce il valore del lavoro giornalistico come presidio democratico e come strumento per combattere gli abusi di potere.

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La libertà di stampa si difende ogni giorno

Celebrare la libertà di stampa non significa semplicemente organizzare convegni o diffondere slogan una volta all’anno. Significa garantire ogni giorno che l’informazione pubblica sia libera, pluralista e non soggetta a pressioni. Significa impedire che gli strumenti pagati dai cittadini vengano utilizzati contro i cittadini stessi.

Nel mondo post-verità in cui viviamo, dove la propaganda è ovunque e l’informazione corre il rischio di diventare un prodotto da manipolare, la sobrietà, la trasparenza e l’imparzialità devono tornare ad essere pilastri dell’azione pubblica.

Con questa presa di posizione, Sinistra Italiana chiama a raccolta tutte le forze politiche, i giornalisti e i cittadini consapevoli, per riaffermare un principio semplice ma rivoluzionario: la comunicazione pubblica deve servire, non sedurre.

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