Il Bando Home Care Premium Smantella Servizi Essenziali

Foto Conferenza Stampa FP Cgil da sx Di Giosaffatte Di Giovanni Ferrante Sanso

Il Bando Home Care Premium sotto accusa: un passo indietro per i diritti

Il bando Home Care Premium, destinato a sostenere persone con disabilità gravissima, è stato oggetto di una dura critica da parte della FP CGIL Abruzzo e Molise. In una conferenza stampa tenutasi a Pescara, Massimo Di Giovanni, segretario FP CGIL, insieme a Claudio Ferrante, responsabile dell’Ufficio Politiche per la Disabilità, ha denunciato la grave regressione nei diritti assistenziali e l’allarmante impatto occupazionale.

Secondo i relatori, il nuovo bando dell’INPS rappresenta un pericoloso smantellamento dell’offerta socioassistenziale che, fino a pochi mesi fa, garantiva una rete di servizi fondamentali per la qualità della vita delle persone non autosufficienti. La keyphrase bando Home Care Premium è ormai sinonimo di disillusione e frustrazione per migliaia di famiglie italiane.


Servizi fondamentali tagliati: famiglie lasciate sole

Due pilastri centrali sono stati cancellati:

  • Il servizio di sollievo per caregiver e disabili,
  • L’assistenza domiciliare da parte di operatori sociosanitari (OSS).

Entrambe queste misure permettevano alle famiglie di contare su un supporto concreto e costante, sia nella gestione quotidiana della disabilità che nel garantire momenti di respiro ai caregiver. L’eliminazione di questi servizi aggrava il carico familiare e aumenta il rischio di isolamento e abbandono.

A ciò si aggiunge la cancellazione di altri servizi vitali, tra cui:

  • l’accesso ai centri diurni;
  • l’utilizzo di strutture extradomiciliari;
  • il trasporto assistito;
  • e la fornitura di ausili per l’autonomia, come i pannoloni, spesso già insufficienti.

Contributi a rilascio ritardato: famiglie in difficoltà economica

Un ulteriore punto critico è rappresentato dai tempi di erogazione dei contributi per l’assunzione del badante. L’INPS eroga le somme solo dopo tre mesi, obbligando le famiglie ad anticipare fino a 4.000 euro. In un momento storico in cui il potere d’acquisto è in calo e i costi della disabilità sono elevati, questa modalità appare insostenibile.

“Chiedere anticipi a chi vive in condizioni di bisogno è un atto inaccettabile”, ha denunciato Massimo Di Giovanni. “Il rischio è l’esclusione proprio di chi ha più necessità”.


Occupazione a rischio: OSS e OSA dimenticati dal sistema

L’eliminazione dei servizi implica anche la perdita di centinaia di posti di lavoro per figure professionali come OSS e OSA, fondamentali per il sistema di assistenza domiciliare. Ferrante ha sottolineato come queste persone abbiano contribuito in maniera significativa al benessere di chi non è autosufficiente. La loro esclusione dal bando rappresenta un danno sociale oltre che occupazionale.


bando home care premium

Una violazione dei diritti costituzionali

“La salute e l’assistenza sono diritti costituzionalmente garantiti – ha detto Ferrante – e non semplici voci di bilancio da tagliare. Con questo bando si tradisce lo spirito della normativa che, invece, dovrebbe rafforzare le tutele, non demolirle”.

Il nuovo bando Home Care Premium è percepito come una retromarcia culturale e politica, che sposta il peso della disabilità interamente sulle famiglie. Una scelta che mina l’autonomia e la dignità delle persone fragili, lasciando scoperto un fronte sociale già fragile.


Le richieste della CGIL: ripristinare dignità e diritti

La FP CGIL, insieme alle associazioni e agli enti locali coinvolti, chiede all’INPS di intervenire con urgenza su tre fronti fondamentali:

  1. Reinserimento immediato dei servizi socioassistenziali eliminati;
  2. Ripristino dell’erogazione mensile del contributo per i badanti, evitando l’anticipo da parte delle famiglie;
  3. Garanzia di risposte rapide e strutturate, a partire dai bisogni essenziali legati all’autonomia e alla dignità.

“Non resteremo a guardare mentre si demolisce il welfare”, ha affermato Ferrante. “La mobilitazione continuerà finché non saranno ripristinati i diritti che spettano alle persone con disabilità”.

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *