Introduzione
I disservizi nella sanità abruzzese stanno diventando un caso emblematico di inefficienza gestionale, mancate promesse e carenze strutturali. A denunciare con forza la situazione è il Consigliere Regionale Vincenzo Menna, che ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni un quadro allarmante che riguarda principalmente la ASL 02. Attraverso esempi concreti e interrogazioni in sede istituzionale, Menna chiede chiarezza, tempi certi e l’avvio immediato dei servizi promessi.
Disservizi cronici nella ASL 02
Da tempo i cittadini dell’area coperta dalla ASL 02 denunciano una gestione carente del sistema sanitario. A nulla sono valse finora le rassicurazioni ufficiali, rimaste lettera morta. L’ultimo caso riguarda la mancata attivazione dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), promessa più volte ma ancora inattiva, nonostante le scadenze dichiarate da dirigenti e assessori.
Il 15 gennaio 2025 il Direttore Amministrativo Giampaolo Grippa aveva indicato marzo come termine ultimo per l’attivazione dell’ADI. Successivamente, altri dirigenti avevano spostato la data al 1° aprile. Tuttavia, ad oggi – come sottolineato da Menna – nulla è cambiato. “È una mancanza di rispetto verso cittadini fragili e famiglie che attendono un servizio fondamentale”, ha dichiarato.
Una trasparenza che non c’è
A peggiorare il quadro, anche l’assenza di trasparenza sui costi. Il Consigliere ha chiesto ufficialmente quanto stia costando alla ASL questa continua proroga. La risposta ricevuta è stata quantomeno disarmante: “Lo sapremo alla fine”. Una dichiarazione che lascia spazio a dubbi legittimi sulla corretta gestione delle risorse pubbliche.
È lecito quindi chiedersi se, in attesa della partenza dell’ADI, si stia spendendo più del dovuto, e soprattutto: chi pagherà questi eventuali costi aggiuntivi? Ancora una volta, la sensazione è che a farne le spese siano i cittadini.
Carenze critiche nei presìdi ospedalieri
Oltre al caso ADI, Menna ha acceso i riflettori su altre gravi criticità. Tra queste, la mancanza di due farmaci essenziali per i pazienti dializzati dell’ospedale San Timoteo di Ortona: Binocrit 4000 e Ferinject. Farmaci vitali per i pazienti, la cui assenza mette seriamente a rischio la salute delle persone in dialisi.
Ma le segnalazioni non finiscono qui. Anche l’ospedale di Atessa presenta disservizi rilevanti. Un esempio simbolico ma eloquente è rappresentato dal totem informativo fuori uso da tempo, che genera confusione e disagi, specialmente per i cittadini più anziani e meno digitalizzati. “Anche i dettagli contano”, osserva Menna. “Quando si parla di sanità pubblica, ogni disservizio è una barriera all’accesso”.
Una sanità che lascia indietro
Il quadro delineato da Menna è quello di una sanità regionale che fatica a garantire equità e accessibilità. In un contesto come quello abruzzese, dove molte aree interne già soffrono di isolamento infrastrutturale, la mancanza di servizi sanitari adeguati rischia di accentuare ulteriormente disuguaglianze sociali e territoriali.
Menna ha ribadito il proprio impegno nel monitorare la situazione, promettendo che continuerà a denunciare pubblicamente ogni disservizio. Il suo obiettivo è chiaro: restituire ai cittadini un sistema sanitario che funzioni davvero, dove alle parole seguano i fatti.
Conclusione
L’intervento del Consigliere Menna è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. La sanità pubblica abruzzese, in particolare nella ASL 02, necessita di una svolta immediata. Promesse disattese, servizi non attivati, farmaci mancanti e assenza di trasparenza sui costi sono elementi che disegnano un quadro critico e insostenibile. È giunto il momento di cambiare rotta e restituire centralità alla salute pubblica, con scelte politiche e amministrative coerenti, tempestive e responsabili.
