Le elezioni dovrebbero avere una data di scadenza, come lo yogurt. Eppure eccoci qui, tra urne, conteggi e infinite “puntate” politiche. In questo tour de force elettorale che inizia con l’Italia e arriva fino alle ipotesi di “interferenze spaziali” di Elon Musk, vi raccontiamo cosa ci aspetta. Con un occhio sempre critico, perché si sa: la politica fa spettacolo, ma noi non ci caschiamo.
In Italia si vota (ancora): il M5S tra garanti, riduzioni e “vincolo degli otto anni”

Siamo in pieno fermento elettorale, con le regionali in Emilia Romagna e Umbria a riscaldare gli animi. Nel frattempo, all’interno del Movimento 5 Stelle, dopo l’elezione di Conte e amici (“Conte & Friends”, per chi ama le sitcom), si è votato per ridurre il ruolo di Grillo come “garante” a scadenza. A tempo, come i presidenti USA, ma senza le fanfare e le limousine.
Flash Fact: Grillo ha già “consumato” 7 dei suoi 8 anni da garante. E ora? Meno poteri, meno “paghetta” (già si lamentano che le consulenze costano…), e un titolo meno pomposo. Con un po’ di fortuna, tra una riforma e l’altra, i grillini finiranno per sembrare un partito di “comuni mortali”.

Germania 2025: elezioni in anticipo e Merkel, che manchi quasi a tutti?
Non c’è tempo per riposare, perché il 2025 si apre con le elezioni anticipate in Germania, fissate per il 23 febbraio. Un vero evento per un paese che, con il distacco che lo contraddistingue, sta già preparando “il piano della stabilità” (in 78 pagine di grafici) per affrontare ogni possibile esito.
Fun Fact: Merkel, dopo più di un decennio al comando, è come la canzone dell’estate che rimane in testa. Da quando se ne è andata, i tedeschi non smettono di cercare un degno sostituto. Sarà questo il turno giusto?
Broglio o complotto? La teoria della “Starlink-ezione” americana
Si vocifera, e non poco, che nell’ultimo voto americano Elon Musk abbia “prestato” Starlink per aiutare Trump. Secondo i più scettici, avrebbe “cablato” i satelliti per alterare le macchine per il voto. La risposta ufficiale dei tecnici elettorali è stata che le macchine non dispongono di Wi-Fi, Bluetooth, né di qualsiasi altra forma conosciuta di telecomunicazione.
Pensiero Critico: Ora, o la tecnologia è davvero un mistero insondabile, o Musk ha messo in campo un “super-algoritmo” per mettere a soqquadro i voti. In ogni caso, chi non è soddisfatto può proporre il ritorno al buon vecchio metodo: scheda, matita e un silenzioso segreto dietro la tendina.

Conclusione:
La fine del 2024 e il 2025 saranno un continuo di sorprese elettorali, dalle urne nostrane alla Germania, passando per le inossidabili teorie del complotto oltreoceano. Ma se un sistema elettorale senza intoppi vi sembra fantascienza, beh, Musk ha una “navetta” spaziale anche per quello. Noi, nel frattempo, ci prepariamo con popcorn e ironia, che in politica serve più di quanto si pensi.