👋 Introduzione
La notizia giunge come un respiro di sollievo per i 156 lavoratori del call center 3G di Sulmona: grazie a un intervento sindacale efficace, è stato scongiurato il rischio concreto di licenziamenti, dopo la cessazione della commessa Enel. A dare l’annuncio sono stati i sindacati Cisal Comunicazione e Cisal Terziario, firmatari del contratto collettivo nazionale del comparto BPO (Business Process Outsourcing).
🔍 Cosa è successo: fine della commessa Enel
La preoccupazione era palpabile. Con la cessazione della storica commessa Enel, centinaia di famiglie vedevano a rischio il proprio reddito e la propria stabilità. Sulmona, già alle prese con un mercato del lavoro fragile, sembrava dover affrontare l’ennesimo colpo.
In situazioni simili, il passaggio da una commessa all’altra è spesso accompagnato da tagli al personale. Invece, l’intervento tempestivo dei sindacati ha fatto la differenza.

🛠 Il ruolo strategico del sindacato
In una nota diffusa il 23 luglio, le sigle sindacali hanno sottolineato come la crisi sia stata rapidamente gestita. Questo è stato possibile grazie all’attivazione immediata di nuove attività, su committenze diverse, e all’aggiudicazione di una nuova commessa a Reggio Calabria.
“L’intervento sindacale ha evitato che la fine della commessa Enel si traducesse in un impatto occupazionale negativo”, dichiarano Cisal Comunicazione e Cisal Terziario.
Queste parole raccontano molto più di quanto appaia: dietro c’è un lavoro silenzioso e meticoloso di contrattazione, pressione diplomatica e riorganizzazione interna. Un caso che potrebbe essere un modello da studiare per altri territori in crisi occupazionale.
🔄 Continuità produttiva e diritti tutelati
Il sindacato ha ribadito che continuerà a monitorare ogni fase della transizione verso il nuovo assetto organizzativo. Si parla esplicitamente di rispetto dei diritti dei lavoratori, un aspetto spesso trascurato nei processi di ristrutturazione aziendale.
Il settore del Business Process Outsourcing, infatti, è noto per i margini ridotti e le gare al ribasso che spesso si traducono in condizioni di lavoro peggiorative. In questo caso, l’impegno sindacale ha tutelato sia la continuità produttiva che il perimetro occupazionale.

🧭 Implicazioni locali per Sulmona
Per una città come Sulmona, dove il lavoro industriale è ormai un ricordo e il terziario rischia di essere troppo fragile, ogni posto salvato rappresenta un presidio sociale.
La vertenza 3G dimostra anche che i piccoli centri non sono necessariamente destinati al declino: con interventi mirati e negoziazioni solide, si possono trovare soluzioni concrete anche in contesti difficili.
💬 Conclusione
Questo intervento sindacale efficace non solo ha garantito la salvaguardia di oltre 150 posti di lavoro, ma dimostra anche che la contrattazione collettiva può ancora incidere in maniera decisiva sulle dinamiche occupazionali. In un’Italia che troppo spesso dimentica i territori periferici, Sulmona si ritaglia oggi un piccolo spazio di resistenza.
Un caso che, almeno per una volta, non è cronaca nera sul lavoro, ma un esempio di tutela e rilancio.