Un viaggio istituzionale a Madrid tra polemiche, promozione e cucina tipica
Un viaggio istituzionale a Madrid dal sapore tricolore e dalle polemiche inevitabili. Dal 30 maggio al 3 giugno, una nutrita delegazione del Consiglio regionale dell’Abruzzo volerà nella capitale spagnola per prendere parte alle celebrazioni del 79° anniversario della Repubblica Italiana. Un’iniziativa con nobili intenti — promuovere il territorio, i prodotti tipici, la cultura e le imprese abruzzesi all’estero — ma che solleva interrogativi, soprattutto per il costo: 70mila euro, ridotti da un budget iniziale di 100mila dopo le prime frizioni in commissione.
Il cuore della missione è rappresentato dalla partecipazione all’evento ufficiale del 2 giugno presso la residenza dell’ambasciatore italiano a Madrid, Giuseppe Buccino Grimaldi. L’Abruzzo sarà ospite d’onore davanti a una platea di 1.500 invitati, tra esponenti italiani, spagnoli e internazionali. A guidare la spedizione il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri (Forza Italia), che ha autorizzato la presenza di tutti i consiglieri regionali, con copertura istituzionale durante l’assenza.

La regia di Casa Abruzzo e il nodo dei fondi
A gestire la logistica e l’organizzazione sarà Casa Abruzzo, un’associazione appena costituita a Madrid, presieduta dall’avvocato Maurizio Di Ubaldo, abruzzese residente in Spagna. Il progetto riceverà un anticipo del 70% del finanziamento pubblico, mentre il saldo sarà corrisposto previa rendicontazione. La deroga alla soglia ordinaria (5mila euro per evento) è stata giustificata con l’“alto valore istituzionale e promozionale” della missione.
Si punta a una promozione a 360 gradi del territorio: dai vini locali alle specialità culinarie, passando per l’arte, la musica e la formazione. Il viaggio, infatti, include una mostra sulla famiglia Cascella, un concerto dedicato a Tosti e D’Annunzio, e la proiezione del corto “Il mare di Gabriele”, tributo poetico al Vate.

Gusto, immagine e identità regionale
Il momento clou sarà l’evento enogastronomico del 2 giugno, per cui sono stati trasportati prodotti direttamente dall’Abruzzo. Il solo catering — secondo i dati emersi dalla delibera — costerà circa 15.500 euro. A servire le eccellenze regionali: 6 chef, 20 camerieri e 5 addetti alla logistica. Il menù sarà costruito per rappresentare equamente le quattro province abruzzesi, con piatti simbolici e vini autoctoni. A completare il tutto, la partecipazione attiva degli studenti dell’istituto alberghiero De Cecco di Pescara, presenti per contribuire con un’esperienza didattica concreta.
L’iniziativa ha suscitato perplessità e critiche, soprattutto per l’impegno economico a carico dell’ente pubblico. Ma dalla maggioranza arriva una difesa convinta del progetto, considerato strategico per migliorare la reputazione internazionale dell’Abruzzo e rafforzare il legame con i corregionali all’estero. Secondo i promotori, si tratta di un investimento nella diplomazia culturale, e non di una vacanza camuffata da missione istituzionale.
Le domande che restano aperte
Nonostante gli intenti dichiarati, il progetto solleva alcuni interrogativi legittimi:
- È giustificato un investimento simile in un periodo di aumenti irpef per coprire i buchi di bilancio monstre?
- Quali saranno i reali ritorni per il territorio?
- La rendicontazione finale sarà trasparente e dettagliata?
Domande che il tempo chiarirà, mentre l’Abruzzo si prepara a brillare sotto i riflettori madrileni. Una vetrina internazionale, un’opportunità per fare rete, ma anche una vicenda da monitorare attentamente. Perché dietro ogni viaggio istituzionale, soprattutto se profumato di tartufo e Montepulciano, ci sono sempre due facce della medaglia.