Introduzione: un simbolo senz’acqua
Il Fontanone di Piazza Garibaldi, a Sulmona, è uno dei simboli più amati e fotografati della città. Eppure, da settimane, la fontana storica è priva d’acqua. A parte la breve e “miracolosa” apparizione del getto nei giorni della Pasqua, il fontanone resta muto e secco. Il disagio è estetico, culturale e simbolico. A un mese dalla nostra richiesta di accesso civico generalizzato rivolta sia al Comune di Sulmona che alla Soprintendenza dell’Aquila, il quadro che emerge è inquietante: la Soprintendenza ha risposto tempestivamente, il Comune invece no.
La risposta (tempestiva) della Soprintendenza
La Soprintendenza per i Beni Artistici e Architettonici dell’Aquila ha confermato che nessuna documentazione è stata trasmessa dal Comune relativa a lavori di ripristino o manutenzione del Fontanone. Questo vuoto istituzionale evidenzia un problema che va ben oltre il getto d’acqua: riguarda la gestione del patrimonio pubblico e la comunicazione con i cittadini.
Una fontana senza acqua è una contraddizione in termini.
Il silenzio del Comune
Mentre la Soprintendenza ha adempiuto rapidamente ai suoi obblighi di trasparenza, il Comune di Sulmona resta in silenzio. Nessuna nota, nessuna spiegazione, nessuna risposta. Un silenzio che, alla luce della centralità del monumento nella vita sociale e turistica della città, risuona più forte di mille parole. Questo atteggiamento mina il rapporto tra cittadinanza e istituzioni e lascia spazio a dubbi e sospetti.
Il paradosso della Settimana Santa
Durante il fine settimana di Pasqua, il Fontanone era improvvisamente tornato in funzione. Acqua zampillante per tre giorni e poi di nuovo il nulla. Un’apparizione passeggera, un contentino per i turisti o un test tecnico? Nessuna spiegazione ufficiale è arrivata. Il ritorno temporaneo dell’acqua ha però sottolineato quanto sia viva, ancora oggi, l’emozione che il fontanone riesce a generare.
Piazza Garibaldi merita di più
Piazza Garibaldi non è una piazza qualunque. È il cuore pulsante di Sulmona, sede di eventi, mercati, e della storica Giostra Cavalleresca. Vedere il Fontanone abbandonato e silenzioso in questa cornice crea un effetto straniante, quasi irreale. L’assenza dell’acqua, elemento vitale per una fontana, comunica abbandono e disinteresse.
Un appello al prossimo sindaco
Con le elezioni amministrative alle porte, rivolgiamo un appello diretto e concreto al futuro sindaco o alla futura sindaca di Sulmona:
Qual è il destino del Fontanone di Piazza Garibaldi?
Quali sono le tempistiche e i progetti per il ripristino definitivo del suo funzionamento?
La città ha diritto di sapere.
Una questione di identità urbana
Non si tratta solo di estetica. Il Fontanone di Piazza Garibaldi rappresenta la memoria collettiva di Sulmona, un punto di riferimento per generazioni. La sua trascuratezza è il sintomo di un’amministrazione che non ascolta, non vede, non risponde. Serve una presa di responsabilità immediata.
Cosa possono fare i cittadini?
È il momento di esercitare pressione civica. Scrivere, domandare, pretendere trasparenza. Sulmona è una città d’arte, di storia, di cultura. Non può accettare con rassegnazione che un monumento come il Fontanone venga dimenticato.
Conclusione: dignità e acqua
In attesa di risposte ufficiali, resta il disagio di una piazza che ha perso la sua voce liquida. Restituire l’acqua al Fontanone significa restituire dignità a Sulmona. Non è una questione di estetica, è una questione di identità urbana, di partecipazione democratica e di rispetto per il patrimonio comune.