Cosa prevede la legge per la sicurezza del personale sanitario
Il provvedimento introduce misure concrete, immediate e operative, senza costi aggiuntivi per il bilancio regionale, grazie alla clausola di invarianza finanziaria. Tra le novità principali:
- Formazione obbligatoria su prevenzione e gestione dei conflitti;
- Installazione di sistemi di videosorveglianza nei reparti a rischio;
- Pulsanti e maniglioni antipanico nelle postazioni di lavoro;
- Protocolli con le forze dell’ordine per garantire interventi tempestivi;
- Supporto psicologico e assistenza legale per il personale aggredito;
- Sistema di monitoraggio con relazioni periodiche al Consiglio regionale;
- Incentivi per le strutture private che adegueranno i propri standard di sicurezza.
Ogni elemento della legge è pensato per creare un ambiente di lavoro più sicuro, protetto, e soprattutto rispettoso del ruolo centrale che medici, infermieri e operatori sanitari svolgono nella società.

Un messaggio forte e bipartisan
L’approvazione all’unanimità della legge rappresenta anche un importante segnale politico. In un’epoca di conflitto permanente tra partiti, questa norma dimostra che la tutela della salute pubblica e di chi la garantisce può e deve unire. Nessuno, infatti, può più voltarsi dall’altra parte di fronte a un problema così urgente.
Conclusione: ora l’attuazione immediata
Come sottolineato dallo stesso Taglieri, ora la priorità è dare attuazione immediata alla legge, senza ulteriori ritardi. Ogni giorno senza protezioni adeguate è un giorno in cui qualcuno rischia. E la politica, quando serve davvero, non può aspettare.
L’Abruzzo fa un passo avanti, con una legge che potrebbe diventare modello anche per altre regioni italiane. Ora serve solo il coraggio – e la volontà politica – di renderla viva e funzionante.