Ecoansia e giovani: l’impatto della crisi climatica

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Ecoansia in Italia: la crisi climatica colpisce mente e futuro delle nuove generazioni

In occasione della Giornata Mondiale della Terra, UNICEF Italia e YouTrend presentano un’indagine che fotografa con chiarezza la diffusione dell’ecoansia in Italia, ovvero l’ansia legata alle minacce ambientali e climatiche. Il fenomeno colpisce in modo crescente soprattutto le giovani generazioni, che si trovano ad affrontare conseguenze fisiche e psicologiche legate al cambiamento climatico.


Un rischio globale con effetti locali

Quasi la metà dei 2,4 miliardi di minori nel mondo è esposta a una combinazione pericolosa di shock climatici e ambientali. Secondo l’UNICEF, il 90% del carico globale delle malattie associate all’ambiente grava sui bambini sotto i 5 anni. Anche in Europa, le città diventano sempre più invivibili: il 20% dei minori vive in aree colpite da ondate di calore estremo.


I dati dell’ecoansia: un fenomeno concreto

Dal sondaggio emerge che:

  • Il 24% degli italiani conosce il termine ecoansia.
  • Il 22% si riconosce nei sintomi, una volta spiegato il significato.
  • Il 9% riferisce sintomi psicologici settimanali legati all’ansia climatica.
  • Il 32% degli under 45 teme di avere figli per paura del futuro ambientale.

La percezione di un destino segnato è forte: il 69% pensa che la crisi climatica stia compromettendo il futuro dell’umanità. E il 61% prova disagio quando non riesce a comportarsi in modo sostenibile.


Giovani sotto pressione: tra informazione e responsabilità

Il cambiamento climatico è un tema frequente nei media, ma raggiunge meno i giovani: solo il 69% li intercetta spesso. Nonostante questo, la responsabilità percepita è alta: il 68% si impegna nella raccolta differenziata e comportamenti ecologici quotidiani, anche a scapito della salute mentale.


Cosa propone UNICEF

Per affrontare il binomio salute mentale-crisi ambientale, UNICEF chiede:

  • Più ascolto ai giovani nelle politiche su clima e salute.
  • Supporto psicosociale comunitario.
  • Coinvolgimento di scuole, sanità e famiglie.
  • Produzione di dati e ricerche per interventi mirati.

L’iniziativa si inserisce nella campagna Cambiamo ARIA che promuove consapevolezza e azione sui diritti delle nuove generazioni e la giustizia climatica.

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