Chiude il Convitto Femminile di Villa Santa Maria?

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A rischio il convitto femminile di Villa Santa Maria

La CISL Scuola AbruzzoMolise lancia un accorato appello per evitare la chiusura del convitto femminile di Villa Santa Maria, storica struttura dell’Istituto Alberghiero “Marchitelli”. La comunicazione è arrivata in una data simbolica, il Venerdì Santo, accentuando il senso di preoccupazione tra famiglie, personale e comunità scolastica.

Con una decisione comunicata tramite nota ufficiale, si apprende che per l’anno scolastico 2025/26 non saranno accolte nuove iscrizioni al convitto femminile. Una scelta che, se confermata, priverebbe l’intera provincia di un punto di riferimento educativo e sociale, specie per le alunne provenienti da zone interne e difficilmente raggiungibili.

Un’offerta formativa da difendere

Il convitto rappresenta non solo un servizio logistico, ma anche una componente essenziale per garantire il diritto allo studio e la qualità della formazione alberghiera. La CISL evidenzia come la struttura abbia contribuito per decenni alla preparazione di professionisti del settore, offrendo un ambiente educativo integrato.

La richiesta della CISL

Il sindacato chiede con forza che la Dirigente Scolastica dell’IPSEOA “Marchitelli” avvii una richiesta di deroga agli uffici scolastici competenti, al fine di mantenere attivo il convitto femminile anche per l’anno 2025/26. In parallelo, si sollecita l’intervento degli amministratori locali e dei rappresentanti politici per avviare un’azione coordinata e concreta.

Un impatto anche occupazionale

La chiusura del convitto non avrebbe solo ripercussioni educative, ma anche occupazionali, con la possibile perdita di circa 15 posti di lavoro tra personale educativo e ATA. Un numero significativo per un territorio già fragile come quello delle aree montane interne.

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✊ Un appello da ascoltare

In un contesto di continua desertificazione scolastica e demografica dell’Abruzzo interno, la vicenda del convitto femminile di Villa Santa Maria diventa emblematica. La tutela dell’offerta formativa e dei diritti delle studentesse deve restare prioritaria. La CISL invita tutti a unire le forze per difendere un presidio educativo e sociale che ha ancora molto da dare.

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