Quando la Raccolta dei Rifiuti Diventa Raccolta di Problemi

La saga della gestione dei rifiuti a L’Aquila si arricchisce di un nuovo capitolo. Stavolta il protagonista è un debito di 717.000 euro che ASM, la società comunale che gestisce il ciclo dei rifiuti, deve pagare al Cogesa entro 10 giorni. Tra tariffe che lievitano più velocemente di una pizza in forno e raccolta differenziata al palo, la situazione è tragicomica. Spoiler: non c’è nulla da ridere.

Rifiuti Che “Pesano” Tanto, in Ogni Senso

Il cuore del problema è semplice: il Cogesa ha aumentato le tariffe di conferimento da 110 a 145 euro per tonnellata, adeguandole finalmente al mercato.

Peccato che ASM, che per anni ha giocato al ribasso, non sia riuscita a stare al passo.

Ma la vera ciliegina sulla torta (marcia) sono i rifiuti indifferenziati aquilani: un preoccupante 40% di organico putrescente che non solo crea miasmi, ma richiede costosi trattamenti di inertizzazione. Insomma, L’Aquila non fa bella figura e Sulmona paga il conto (letteralmente e figurativamente).

Ah, e la raccolta differenziata? Bloccata al 40%, mentre la media regionale supera il 65%. È come giocare a nascondino con l’efficienza: tanto nessuno la trova.

rifiuti

Lavoratori in Campo, Ma Senza Gioco di Squadra

Dopo l’incendio che ha distrutto la sede ASM a Bazzano, i lavoratori sono stati spostati in strutture provvisorie. Oggi lavorano tra container usati come spogliatoi e capannoni affittati a chilometri di distanza. La situazione ricorda un reality show: “Sopravvivere al peggio”. Solo che qui, al posto di premi in denaro, ci sono ritardi nei pagamenti e tredicesime in bilico.

Quando la Politica “Rimpalla” le Responsabilità

Il Partito Democratico non risparmia critiche all’amministrazione comunale e al sindaco Pierluigi Biondi. Secondo il PD, L’Aquila si è trasformata in un laboratorio di inefficienza, con tariffe alte e servizi bassi. E mentre il sindaco è impegnato in tour politici, i cittadini pagano, letteralmente e metaforicamente, il prezzo di queste scelte.

Una Crisi Che Non Può Essere “Smaltita” con un Colpo di Scopa

Questa vicenda è un esempio perfetto di come non gestire un servizio pubblico.

I cittadini pagano, i lavoratori soffrono, e l’ambiente subisce.

Il finale? Ancora tutto da scrivere, ma per ora sembra più una commedia degli errori che un piano strategico.

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