Perché dovremmo intitolarlo all’ingegner Morandi…
Ah, il Ponte Morandi di Sulmona. Ogni volta che lo attraverso, non posso fare a meno di pensare a un mix di sentimenti: meraviglia per l’architettura e… una leggera frustrazione.
Sì, perché tra ponti che crollano, liquidazioni miliardarie e il sempre generoso Pantalone (alias il contribuente italiano), questa storia sembra uscita da una sceneggiatura tragicomica.
Il dramma del Ponte Morandi (quello di Genova, eh!)
Tutti conosciamo la tragedia del Ponte Morandi di Genova. Quello che è crollato nel 2018, portando via 43 vite in un istante tragico. Una ferita che brucia ancora. Ma, oltre alla tragedia, la beffa: una buonuscita di 9 miliardi di euro per la famiglia Benetton, come se fosse un premio di consolazione per l’estromissione da Autostrade per l’Italia. Paga Pantalone, naturalmente. Cioè noi. Gli italiani. Per non parlare del bonus 110% e dei 120 miliardi “regalati” per ristrutturare ville e appartamenti. Insomma, chi non ha una casa di lusso da risistemare, no?
Sulmona: Il Morandi che (per fortuna) non crolla
E poi c’è lui, il Ponte Morandi di Sulmona, un’opera d’arte ingegneristica firmata dall’ingegnere Riccardo Morandi. Inaugurato nel 1961, questo ponte è un esempio lampante di maestosità e solidità, il fratello maggiore e saggio del ponte genovese. Un ponte che, nonostante tutto, è rimasto lì, imperturbabile, forse chiedendosi: “Perché io no?”.
Eppure, nonostante sia meno famoso (o famigerato) del cugino ligure, il Ponte Morandi di Sulmona rappresenta una testimonianza tangibile del genio di Morandi. È il simbolo di quella grandezza ingegneristica che viene studiata con rispetto da generazioni di studenti di architettura e ingegneria.

Ma perché non intitolarlo ufficialmente a Riccardo Morandi?
Ed ecco che arriva l’idea: intitolare il Ponte Morandi di Sulmona al suo creatore. Sì, proprio a lui, l’ingegnere romano che, nel bene o nel male, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia delle infrastrutture italiane. Dopo tutto, se c’è un ponte che merita di portare il nome dell’ingegnere, è proprio questo. Perché? Beh, per cominciare, non è crollato (il che di questi tempi è già un ottimo punto di partenza).
E non fermiamoci solo al nome. C’è un’altra proposta che avrebbe un sapore di giustizia storica: creare una borsa di studio per gli studenti sulmonesi che si distinguono nelle facoltà di ingegneria e architettura. Un modo per onorare il genio di Morandi e, al tempo stesso, per dare una spinta ai giovani talenti locali.
Ponte, borsa di studio e… meno beffe
Immaginate un futuro in cui il Ponte Morandi di Sulmona diventa non solo un’opera da ammirare, ma anche un simbolo di rinascita e riscatto per l’ingegneria italiana. Una borsa di studio per sostenere i giovani talenti che potrebbero un giorno progettare il prossimo capolavoro. E, magari, evitare nuovi crolli imbarazzanti.
In fondo, dopo tutto quello che è successo, un po’ di giustizia postuma per Riccardo Morandi non farebbe male. Sulmona ha l’opportunità di riscrivere parte di questa storia, intitolando il ponte al suo creatore e lanciando una borsa di studio che guarda al futuro. Magari, un giorno, potremo attraversare quel ponte non solo con un pizzico di ironia, ma anche con orgoglio.
In Conclusione: Facciamolo per Morandi (e per il buon senso)
Quindi, cari lettori, la proposta è sul tavolo: intitolare il Ponte Morandi di Sulmona all’ingegnere e creare una borsa di studio per studenti promettenti. Un piccolo gesto, forse, ma con un grande significato. Perché non è solo questione di cemento e acciaio. È questione di memoria, di eredità e di futuro.
E chissà, magari, la prossima volta che attraverseremo quel ponte, potremo farlo con un sorriso più largo e una consapevolezza diversa. Magari, sapendo che, questa volta, Pantalone non ha pagato invano.
Antonio, in quel tempo gli studi vennero fatti e la scelta della soluzione tecnica da adottare fu’ molto ponderata sia da parte della” Commissione del Ministero dei Lavori Pubblici ” che dallo stesso Team Morandi . Per la scelta progettualle da annotare la collaborazione di Ingegneri di Sulmona scelti dall’ Amministrazione. La caratteristica principale e’ stata la scelta ” dei Tubolari portanti in cemento” e migliore scelta non poteva essere stabilita.
I basamenti in c.a. poggiano su pali in c.a .
Opera affidabile che merita periodicamente qualche ispezione all’ interno dei Tubolari ed eventuale piccola manutenzione.
La Vostra iniziativa e’ lodevole da effettuare subito per evitare l’ intitolazione a ignoti tipo ” all’ innonimato” della Lombardia. ✈️✈️✈️